L’antenato selvatico dell’asino domestico è l’asino africano nubiano e somalo, ormai quasi estinti. L’asino è usato soprattutto per il trasporto di carichi, può portare fino a 300 kg, meno spesso per il tiro, la cavalcatura o viene allevato per latte, carne e pelle. La femmina si chiama asina, il piccolo asinello o puledro. L’asino domestico è erbivoro. La sua frugalità nel cibo è proverbiale: a eccezione di ortiche, acetosella e erba macchiata da urina e feci, l’asino domestico mangia qualsiasi alimento vegetale; gli asini rosicchiano persino il legno e sono in grado di digerirlo parzialmente. È però importante per lui avere acqua pulita. La sua scarsa esigenza e la capacità di nutrirsi anche con piante poco nutrienti l’asino le ha ereditate dai suoi antenati selvatici, che prima della domesticazione si nutrivano spesso di varie specie di erbe secche e di arbusti spinosi semi-desertici. Durata della vita: 27–40 anni, peso: 80–480 kg (adulto), velocità: 24 km/h (max), altezza: 79–160 cm (adulto, al garrese).